Venti di Cultura propone itinerari culturali per la valorizzazione del paesaggio e della cultura lagunare veneziana. “Un’unità spazio/tempo”, come l’ha definita F. Braudel, un sistema coeso tenuto assieme da una rete di percorsi e attività sull’acqua, ereditati dalla Serenissima.
Minacce
Adesso l’arcipelago veneziano è minacciato da vari fattori: il continuo spopolamento, che ha ridotto il numero degli abitanti da 170mila nel dopoguerra ai 51 mila attuali; l’egemonia dell’automobile, a causa della quale le comunità della gronda lagunare voltano le spalle all’acqua; il turismo di massa ‘mordi e fuggi’, per lo più pedonale o con barche troppo grandi e troppo veloci, ha creato gravi danni, ma ha portato enormi ricchezze alla città che adesso piange a causa della pandemia; l’erosione delle barene, con conseguente perdita di un milione di metri cubi l’anno; senza dimenticare l’innalzamento del livello dei mari, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, e così via.
Il processo di trasformazione da città d’acqua a città pedonale fu avviato da Napoleone dopo la fine della millenaria storia della Serenissima Repubblica, e non si è arrestato. Non tutti sanno che l’80% dei ponti sono stati costruiti negli ultimi 200 anni.
In diversi modi Venti di Cultura raccoglie e interpreta testimonianze di vita quotidiana e di mestieri che si svolgono e si svolgevano lungo i percorsi acquei, a dimostrazione di come sia ancora l’esperienza lenta del muoversi nella laguna, tra terra e mare, a tenere assieme e dare senso all’arcipelago veneziano.
Itinerari e progetti, ispirati dalla Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa, sperimentano vari strumenti di coesione e promozione della comunità patrimoniale della Laguna di Venezia.
Progetti
Nel 2006 abbiamo messo le basi di una rete delle risorse culturali della laguna con gli output del progetto europeo Murex – Archeologia Industriale tra terra e mare, per una rete europea di ecomusei costieri, raccolti nel volume Stanze dell’ecomuseo della laguna di Venezia.
Nel 2009, spronati da un progetto europeo Lifelong Learning, TECCN – Territorial Cultural Network for Citizens , abbiamo avviato la realizzazione di un cabotaggio culturale, chiamato Lagunalonga che, sulle tracce delle narrazioni dei testimoni della vita e dei mestieri in laguna, dei prodotti e delle loro eccellenze, promuove un turismo lento e di qualità, con l’utilizzo, ove possibile, di imbarcazioni con motori elettrici: i reportage di alcune edizioni si può vedere qui.
Sia il primo che il secondo documentario (Le Isole Felici) sono stati prodotti grazie alla sponsorizzazione della società di scopo Lagunalonga, attiva fino a prima della pandemia, con itinerari settimanali in laguna che hanno avuto successo di critica e di pubblico. Ora VdC è ingaggiata nella trasformazione sostenibile della navigazione in laguna, e specialmente nella promozione delle motorizzazioni elettriche. Facciamo parte del gruppo promotore della prima e-regata, che si svolgerà in Arsenale durante il prossimo Salone Nautico di Venezia.
Nel 2012 è stato costituito il comitato per l’ecomuseo della laguna (comitato promotore ecomuseo Laguna Venezia). Venti di Cultura è il capofila di una rete di associazioni che promuovono la gestione unitaria delle risorse culturali della comunità. La lettera d’intenti e il resoconto del lavoro effettuato negli anni sono in funzione della legge regionale che, approvata nel 2012, è divenuta attuativa nel 2019, ma ancora non finanzia i singoli ecomusei (rapporto comitato ecomuseo Laguna Venezia).
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Nel 2015 abbiamo vinto la gara dell’Ufficio Sito Unesco -Venezia e la sua Laguna- per il “piano di valorizzazione di cultura e paesaggio della laguna” con il progetto dei punti di approdo della rete del turismo lento acqueo, in collaborazione con tutte le amministrazioni comunali che si affacciano sulle acque interne: Venezia, Cavallino, Jesolo, Musile di Piave, Quarto d’Altino, Mira, Campagna Lupia, Codevigo, Chioggia. Nelle nostre intenzioni, il piano potrebbe vedere la sua attuazione in una gestione coincidente con quella dell’Ecomuseo della Laguna.
Queste molteplici attività costituiscono il materiale per un vero e proprio ‘archivio della memoria dei mestieri e della vita quotidiana della laguna di Venezia’: un archivio dinamico e digitale, che funge da bussola per itinerari culturali ed esperienziali, per il quale stiamo avviando una specifica ricerca di finanziamento.
Più recentemente, Venti di Cultura, si è rivolta alla didattica, proponendo un ‘progetto di apprendimento’ per le scuole superiori dei Comuni che si affacciano sulla laguna. Si tratta di un percorso atto ad accompagnare gli studenti (nipoti) in una vasta campagna di interviste con i testimoni (nonni), sulla memoria del patrimonio della vita quotidiana.
Infine VdC propone un progetto di itinerari no-fuel per un turismo lento a bordo di BEPI (Barca Elettrica Pertutti Italiana). La barca sarà varata in aprile e parteciperà alla e-regata, una competizione tra imbarcazioni con motore elettrico che arriveranno da tutto il mondo. BEPI, accessibile a persone limitate nella mobilità, verrà donata a Venti di Cultura dal Comitato per la e-regata durante il prossimo Salone Nautico di Venezia (29 maggio-6 giugno 2021).