COMUNITÀ EDUCANTI

Comunità Educanti sono prodotte dall’intreccio tra scuole, università e comunità patrimoniali di eredità, ispirate alla Convenzione di Faro. Venti di Cultura le ha attivate per i seguenti progetti: Lagune, mostra dei noti autori di fumenti Crepax e Macola, con laboratori di fumetto sulla laguna e sull’arsenale assieme all’Accademia e al Liceo Artistico di Venezia; FesCEA, Festival per le Comunità Educanti per l’Accessibilità, dedicato alla narrazione multimediale del rapporto tra giovani “abili e disabili” con i beni comuni; e Civic Learning, laboratori di produzione multimediale con scuole superiori, al momento, venete marchigiane ed abruzzesi, assistiti dalle reti di comunità patrimoniali Faro Laguna, Cratere e Transumanza.

Le “comunità educanti” sono le “scuole, certamente ma anche le organizzazioni del terzo settore, le famiglie, gli enti locali, le università, gli istituti di ricerca e gli stessi minori. Cioè, l’insieme di quei soggetti che in una comunità possono contribuire, in maniera coordinata e complementare tra loro, alla crescita dei bambini e dei giovani arricchendo i processi educativi di quei componenti che la scuola, da sola, non è in gradi di coprire: la socialità, l’empatia, l’emersione dei talenti, l’attenzione e la cura dei più fragili. La responsabilizzazione”, anche riguardo alla valorizzazione del “bene comune”. Continua Giorgio Righetti ( in “Competenza, riflessioni su formazione e apprendimento, Roma 2020 pag. 51): è’ la ‘comunità educante’ che si compone di tutti quegli attori che a vario titolo ed intensità possono contribuire alla crescita dei minori, che se ne fa carico: non più solo la scuola ma l’intera comunità, perché la nostra Costituzione assegna alla Repubblica, cioè a tutti, istituzioni e cittadini singoli ed organizzati la responsabilità di contribuire al pieno sviluppo della persona umana”. 

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